
Nel 1962 negli stabilimenti di Arese nasce un’ auto che cambierà il modo di pensare di “Automobile” di quel periodo, nasce l’ Alfa Romeo Giulia.
L’Alfa Romeo Giulia, proietterà nel futuro la casa del biscione, fu prodotta dal 1962 al 1977, va a sostituire la Giulietta e sarà prodotta nella varianti berlina, coupè , cabriolet e spider.Alla presentazione non ottenne subito l’ approvazione dalla stampa che considerò l’auto troppo futuristica nella linea stilistica con una coda tronca per quell’epoca. Ma l’ Alfa Romeo Giulia subito fece registrare un record di vendite.
Era lunga 414 cm, larga 156, alta 146 e con un passo di 251 cm nel suo abitacolo spazioso riuscì ad ospitare fino a sei persone grazie alla panchetta anteriore che vedremo solo nella prima serie, un bagagliaio da 500 litri ma una cosa che non era in linea con la vettura sportiva era la leva al volante del cambio a cinque rapporti. Sotto il cofano il motore che ha fatto storia il mitico 4 cilindri bialbero Alfa Romeo da 1.570 cc con basamento e testata in alluminio caratterizzato dalla distribuzione a doppio albero a camme in testa e da alcuni plus tecnici di assoluto rilievo quali le valvole di scarico raffreddate al sodio e l’alimentazione mediante carburatore a doppio corpo. Erogava 92 cv, cui conseguivano una velocità massima di 177 km/h e uno scatto da 0 a 100 km/h in 13,7 secondi. In strada era stabile e veloce, precisa grazie alle sospensioni anteriori a quadrilateri sovrapposti e al retrotreno la classica soluzione a ponte rigido spostando però gli attacchi di molle e ammortizzatori dai semiassi ai bracci longitudinali. L’ Alfa Romeo Giulia nella sua prima serie l’impianto frenante era a tamburo ma subito venne sostituito da 4 dischi Dunlop (ATE dal 1967)
Innovativa fu l’aerodinamica dell’ Alfa Romeo Giulia, uno dei pochissimi modelli di grande serie sviluppato nella galleria del vento, e anche le soluzioni pratiche come i cuscinetti delle sospensioni e degli snodi dello sterzo autolubrificanti che rendevano superflua la manutenzione. La prima versione fu la TI (Turismo Internazionale) che subito seguita dalla versione TI Super, destinata alle competizione sportive con il simbolo del “Quadrifoglio” tipico delle Alfa Romeo da corsa. La TI poteva contare su una carrozzeria alleggerita con cofano e portiere in alluminio, motore da 112 cv con doppio carburatore Webber, cerchi in magnesio e finalmente la lea del cambio nel tunnel centrale, modifica che subito venne adottata anche nella versione “TI” da strada. Seguirono anche versioni più curate negli interni con la 1600 S da 95 cv e 102 dal 1969, il restyling del 1971 3 la Nuova Super nel 1974.
Dal 1964 in commercio troviamo anche l’ Alfa Romeo Giulia 1300 da 78 cv con cambio a quattro marche poi divennero cinque, queste venne considerata la 1300 più performante al mondo. A seguito la crisi petrolifera nel 1976 debuttò la Diesel con motore quattro cilindri 1760 cc Perkins con 55 cv, Era lenta, fumo quanto una locomotiva a carbone pesante e vibrazioni a non finire. Nel 1977 l’ Alfa Romeo Giulia abbandonò il mercato dopo aver fatto un successo a livello mondiale, dopo essere l’auto desiderata da tutti e dopo aver dato idee alle altre case automobilisti di come potessero essere le auto, la Giulia nel 1962 era almeno 10 avanti alla tecnologia che utilizzavano le altre vetture di quei tempi.
La versatilità di questa vettura venne declinata in varianti coupè come GT, GTA, GT Junior, cabriolet come Sprint GTC e roadster come Spider e Spider Duetto e con versioni come la Promiscua e furgonata. A confermare le doti stradali di questa fantastica vettura la Giulia fu anche la scelta da parte delle Forze dell’Ordine di adottarla per i servizi di pronto intervento effettuati dalla “Squadra Volante” della Polizia con le mitiche “Pantere” e dal “Nucleo Radiomobile” dei Carabinieri con le velocissime “Gazzelle”, modificate incrementando capacità del serbatoio e potenza del motore.